“Verrà,
se resisto,
a sbocciare non visto,
verrà d’improvviso,
quando meno l’avverto:
verrà quasi perdono
di quanto fa morire,
verrà a farmi certo
del suo e mio tesoro,
verrà come ristoro
delle mie e sue pene,
verrà, forse già viene
il suo bisbiglio.”
Clemente Rebora, da: “Dall’immagine tesa”
IN UNA CHIESA DI ROMA
VERRA’ SE RESISTO