“…
preferisco la solitudine muta e insignificante della campagna, dove le cose
vivono per conto loro, introverse e silenziose, dall’alba al tramonto,
senza chiedere nulla, neppure di essere guardate.”
Alberto Moravia, da: “Il cigno nero”
CAMPO COLTIVATO NEI PRESSI DI VELLETRI, ROMA
SOLITUDINE MUTA